Per fare la guerra al Superbonus110% il governo ignora le vere cause della crisi edilizia in atto!

Che i reati perpetrati contro lo stato utilizzando le pieghe del Superbonus edilizio 110%, per quanto gravi, non rappresentino una vera e immediata minaccia per l’economia nazionale, e certamente che siano ben meno gravi di quanto il malaffare rubi allo stato sfruttando il resto del sistema dei bonus e degli sgravi fiscali legati all’edilizia, è ormai assodato; ma ora si consolida una volta di più come anche l’aumento smisurato dei prezzi delle materie prime, e il crollo della loro reperibilità, non sia assolutamente legato all’entrata in vigore del Superbonus110%, varato ormai due anni fa.

A confermare questa consapevolezza è un importante articolo del 27/06/2022, scritto da Thomas Magenheim-Hörmann e pubblicato sul RND Redaktionsnetzwerk Deutschland GmbH, casa editrice per la stampa nazionale tedesca. <Vai all'articolo>

Nell’articolo Magenheim-Hörmann analizza il mercato edile tedesco, e parla apertamente di "aziende in stato di emergenza":

“All'inizio dell'anno si prevedeva ancora una accelerazione della crescita. Poi la Russia ha invaso l'Ucraina, bloccando il già precario flusso di merci e facendo esplodere i costi energetici e dei materiali” queste le parole di Holger Schwannecke, segretario generale dell'Associazione centrale dell'artigianato tedesco (ZDH), che prosegue: "Una nuova casa unifamiliare che costava 450.000 euro un anno e mezzo fa, ora ne costa 550.000 euro".
"Nell'edilizia residenziale, i prezzi per i clienti sono recentemente aumentati anche del 25%, nelle altre aree del commercio fino a un 20%", afferma Franz Xaver Peteranderl presidente delle manifestazioni dell'artigianato bavarese, che prosegue: “Per molte imprese artigiane sarà impossibile trasferire tutti questi aumenti sui consumatori, poiché renderebbero i loro prodotti invendibili”.

I tassi di interesse sui finanziamenti in corso d'opera sono ormai incalcolabili, il mercato si ferma:
“I clienti stanno facendo marcia indietro di fronte a una situazione ormai imprevedibile”, Perteranderl ne è consapevole: “in Baviera, un terzo di tutti i terreni edificabili già designati a nuove costruzioni, e oggetto di contratti preliminari con le varie aziende edili e con i vari futuri proprietari, sono stati recentemente restituiti perché è diventato impossibile accendere dei finanziamenti per sostenere le opere, sempre a causa dell'aumento dei costi. Nel resto della nazione non dovrebbe andare diversamente.

La costruzione di alloggi, che ha trainato con successo l’economia della Germania attraverso la crisi pandemica, è minacciata. Il boom edilizio tedesco potrebbe concludersi definitivamente già il prossimo anno”.

Questi i punti principali toccati nell’articolo di Magenheim-Hörmann.

La nostra analisi:

Da parte di AgentiImmobiliari.org quello che ci ha colpito è come appaia evidente che l'aumento dei prezzi nel settore edilizio non possa essere imputabile al superbonus110%; poiché la Germania sta vivendo una forte crisi di settore, per gli stessi nostri motivi, ma senza avere il superbonus. Riteniamo quindi che questo argomento debba essere definitivamente archiviato da chi, volendo lavorando con professionalità, desideri affrontare l'argomento del settore immobiliare seriamente.

Ma ancor di più desideriamo evidenziare come in Germania, nazione dall’economia più forte d’Europa, il mercato edilizio sia in gravissima crisi a causa degli aumenti dei prezzi e della difficile reperibilità delle materie prime, aumenti e difficoltà di approvvigionamento che, anche se molto aggravate dalla guerra in corso nel cuore del continente europeo, erano in atto da ben prima di questo grave conflitto ed erano iniziate anche prima della pandemia da covid19, pandemia che stiamo ancora oggi affrontando tra mille incertezze. A questo punto non è sbagliato pensare che le avversità del mercato tedesco stiano avvenendo in tutta Europa, nello stesso modo se non addirittura peggio, e di quanto sarebbe dannoso non riconoscerne le cause in modo lucido e tempestivo.

Quello che ci appare chiaro è che il mercato degli immobili, ma tutta l’economia in generale, dovrà trasformarsi e innovarsi molto e molto velocemente, se vorremo garantirci un futuro di benessere e di pace.

Staff AgentiImmobiliari.org

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