Incompatibilità mediatori: La professionalità degli agenti immobiliari non deve essere dichiarata dalla Camera di Commercio - ANAMA

Di seguito vi proponiamo le dichiarazioni di A.N.A.M.A. Nazionale per voce di Paolo Bellini, sull'argomento delle cadute incompatibilità tra mediatori immobiliari e creditizi, dal sito di immobiliare.it:

"Le società di mediazione creditizia potranno svolgere anche mediazione immobiliare: con il nuovo Ddl concorrenza, infatti, è stata abolita l’incompatibilità agenti-mediatori, quali sono le ricadute sul mercato delle professioni e della compravendita immobiliare?

La professionalità degli agenti immobiliari non deve essere dichiarata dalla Camera di Commercio, bensì dalla effettiva competenza che ogni professionista sa esprimere.

Sulla base di questo principio ogni operatore, in possesso dei requisiti di legge, deve poter proporsi sul mercato per offrire la propria competenza e professionalità a servizio del consumatore.

Quindi l’incompatibilità, sancita dalla Legge 39/89 è un’anacronistica norma corporativa che penalizza il cliente finale e l’intera filiera delle professioni.

Permettere ai mediatori del credito di abilitarsi come agenti immobiliari ed offrire entrambe le prestazioni è un atto di giustizia verso la categoria, e un sostegno efficace alla clientela. 

In questo modo, il consumatore, oltre ad avere al suo fianco un “mediatore immobiliare”, si trova anche un esperto di mutui e di finanziamenti, che lo saprà orientare nell’intricato mondo della finanza e dell’edilizia.

L’imparzialità dell’agente immobiliare non viene minata da questa apertura normativa, in quanto la tutela degli interessi delle parti non viene meno. L’obiettivo di ogni professionista è quello di favorire la conclusione di una serena compravendita o locazione immobiliare, e solo la competenza e la professionalità del “mediatore” potrà garantire questo risultato.

Viceversa, tutti gli agenti immobiliari potranno, a loro volta, svolgere l’attività di “segnalatori di mutuo” (sempre in presenza dei requisiti previsti dalla legge).

Quindi, si condensano in un’unica figura professionale la mediazione immobiliare e quella creditizia.

Chi dice che “la specializzazione” e, quindi, la distinzione dei ruoli rende i soggetti più preparati e pronti ad affrontare due mercati dice la verità! Infatti, i grandi gruppi si sono organizzati da tempo con reti immobiliari e reti creditizie, creando di conseguenza un business.

Ma la maggior parte degli operatori in Italia è rappresentata da agenti immobiliari indipendenti, che hanno la necessità di dare una risposta completa al cliente.

I numeri parlano chiaro: su circa 50.000 agenti immobiliari iscritti REA nelle Camere di Commercio, solo 6.000 appartengono a reti organizzate; 44.000 sono invece agenti immobiliari autonomi.

Questi devono essere messi nelle condizioni di poter rispondere efficacemente ai bisogni del cliente, abilitandosi in entrambi i settoriimmobiliare e creditizio.

In pratica, con la modifica normativa si azzerano i privilegi in capo alle grandi organizzazioni, e si dà al singolo professionista la possibilità di seguire il cliente sia negli aspetti immobiliari che in quelli creditizi, lasciandogli sempre e comunque la libertà imprenditoriale di organizzarsi come meglio crede.

Si va a definire il primo tassello del “One Stop Shop”, l’ufficio “pluriservizio” voluto dall’Europa per dare al consumatore un unico luogo dove trovare risposta ai propri “bisogni di casa”.

A tal proposito, si delinea una nuova figura professionale che si occupa anche delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni immobiliari. Una competenza che non sconta una specifica “abilitazione”, ma che è prepotentemente entrata nell’esigenza del mercato immobiliare, grazie anche alla normativa Europea in materia di efficientamento energetico.

Si delinea di fatto una svolta epocale

Si passa dalla tutela del singolo settore all’ampliamento delle competenze (se non addirittura ad un completamento delle stesse), al fine di rendere la vita più semplice al cliente che si aspetta dall’agente immobiliare un’assistenza a 360 gradi.

Quindi: la valutazione della casa, l’analisi della proprietà, la verifica di libertà da vincoli, pesi e gravami con le visure ipocatastali, il contatto con le banche, assistenza nella raccolta dei documenti diventa l’attività del mediatore moderno.

Un passo avanti verso la collaborazione tra professionisti e operatori in grado di fornire sia consulenza tecnico-commerciale che creditizia."

 

Questa intervista è stata originariamente pubblicata su immobiliare.it

Voti 2
Inviami un'e-mail quando le persone lasciano commenti –

Per aggiungere dei commenti, devi essere membro di AgentiImmobiliari.org Social network!

Iscriviti a AgentiImmobiliari.org Social network

Commenti

  • Rispondiamo con questo commento a Simone Novelli e a tutti gli iscritti interessati a questo tema.

    Buongiorno, per come ci sembra di capire, anche in base ad una analisi logica delle informazioni disponibili, riteniamo che le due figure possano esercitare entrambe le attività, dopo aver conseguito le dovute abilitazioni, quindi il mediatore può ora mediare sia in immobili che nel creditizio e assicurativo (quindi a nostro avviso potrebbero entrare nel mercato anche le compagnie assicurative) vanno però fatte delle distinzioni importanti, prima di proseguire però ribadiamo che il segnalatore non è mediatore agente e per quanto ne sappiamo è una figura che non viene nemmeno citata nell’emendamento che cancella l’incompatibilità, quindi non riteniamo sia pertinente parlarne.

    I distinguo: Ricordiamolo, un agente in mediazione immobiliare (che abbia tutti i requisiti di legge) può esercitare la propria attività come dipendente di una società di mediazione, come socio/titolare di una società come già citata, ma anche come autonomo professionista senza quindi bisogno di aprire una società per questo scopo.

    la mediazione creditizia può essere esercitata invece esclusivamente da una società di capitale - in particolare nella forma di società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa – la società deve ottenere l’iscrizione in un apposito Elenco tenuto dall'OAM (organismo agenti e mediatori), è necessario il possesso da parte dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione e direzione dei requisiti di professionalità, compreso il superamento di un apposito esame, è obbligatori il deposito di un capitale sociale non inferiore ai 50mila euro e deve sottoscrivere una polizza assicurativa per la responsabilità civile della società. La società di mediazione per svolgere la propria attività può avvalersi di dipendenti e agenti collaboratori. Partendo da queste informazioni appare chiaro come l’agente immobiliare che volesse dirsi completamente autonomo nell’attività di mediazione creditizia, dovrà aprire una società apposita con un investimento che riteniamo non indifferente ed un iter burocratico importante. 

    Diversa è la figura dei collaboratori dei mediatori creditizi: Questa è la figura che pensiamo abbia ispirato i promotori dell’emendamento contro l’incompatibilità. Per svolgere l’attività di Collaboratore di mediatore creditizio sono necessari: il possesso dei requisiti di onorabilità, il diploma, la frequenza di un corso di formazione professionale nelle materie rilevanti nell’esercizio dell’attività finanziaria e il superamento di una prova valutativa i cui contenuti sono stabiliti dall’OAM. Accertata la presenza di tutti i requisiti di professionalità e di onorabilità sopra indicati, occorre che i Collaboratori siano segnalati all’OAM dalla società di mediazione creditizia con cui stipula il mandato. Tale segnalazione dovrà avvenire a cura del soggetto che conferisce il mandato mediante la propria area riservata nel portale internet dell’OAM. Inoltre la società mandante sarà tenuta a corrispondere all’Organismo un contributo annuale per l’iscrizione di ciascun Collaboratore dell’importo pari a 120€. E’ importante evidenziare che i Collaboratori non potranno svolgere contemporaneamente la propria attività a favore di più soggetti mediatori.

    Appare chiaro che la figura sopra descritta vincoli fortemente il mediatore immobiliare alle esigenze e alle regole interne della società creditizia con la quale stipula il proprio mandato. Non ci è chiaro se l’agente immobiliare che voglia intraprendere l’attività di collaboratore di mediatore creditizio debba obbligatoriamente aprire una p.iva dedicata a questo, ma riteniamo di si. VOI COSA NE PENSATE?

    Naturalmente questa è una nostra analisi e potrebbe essere imperfetta o in alcuni punti errata, saremo felici di ricevere da Voi ogni correzione o informazione aggiuntiva in merito.

    Staff Ai.org

    Simone Novelli
    Se sei già iscritto clicca: Accedi al tuo account ; altrimenti clicca sotto su: Sei un nuovo utente? per info: news@informa-re.com
  • Come sempre vorremmo le vostre opinioni da agenti immobiliari abilitati a questo articolo nei commenti qui sotto ;) 

This reply was deleted.