Gli studenti vogliono mantenere l'opportunità di studiare da remoto e si mobilitano!

Oggi parliamo di Università, sappiamo che non è un argomento che ci capita spesso di affrontare ma visto che al centro ci sono l'apprendimento, la condivisione e il concetto di innovazione per tutti, ecco che i punti di contatto con FacesofRE.com fioriscono come nel più rigoglioso dei prati. Buona lettura

di Luca Boscardelli a sostegno di Gruppo UNIDAD

Assaporata la Dad non si torna più indietro:

Farlo equivarrebbe a tradire la società, farlo poi con le motivazioni che abbiamo letto in giro in queste settimane sarebbe addirittura osceno, come imporre alla massa dei consumi obbligati attraverso uno stile di vita inevitabile logorante e spesso controproducente per chi è costretto a viverlo. Questo è il mio pensiero da professionista autonomo e, in quanto tale, smart worker. Si perché si deve comprendere che tutti gli imprenditori, gli autonomi di questo mondo sono smart worker nel senso che decido di loro iniziativa come si dovrà svolgere la propria attività e quindi anche dove svolgerla. Che si tratti di un ufficio, un negozio, lo studio di casa, oppure una stanza d'albergo o al parco cittadino non importa.

Smart working e Dad non significa "da casa" come troppo spesso l'ignoranza mal suggerisce, ma significa "da remoto" da dove ti pare purché porti ad un buon lavoro:

Le possibilità sono davvero molte: che si tratti di remoto al 100% oppure in modalità ibrida, certo è che una nazione evoluta non può più relegare un simile metodo di accesso alle attività indispensabili al solo welfare, deve diventare sistema.

Nasce così Gruppo UNIDAD (Universitari per la Didattica a Distanza Integrata) partito da un gruppo di studenti che conta oggi oltre 10.600 iscritti e che intende riprendersi il diritto alla conoscenza, allo studio e l'opportunità di scegliere come accedervi e lanciano una petizione on line che sta raccogliendo migliaia di firme e di consensi. Di seguito vi riporto il testo della petizione, nel link sotto riportato potrete decidere di sottoscriverla anonimamente o pubblicamente, potrete anche condividerla se vorrete.

Sosteniamo i nostri studenti perché sono loro l'Università non le stanze dove si svolgono le lezioni. Dove studenti e docenti si confrontano li è Università!

LA PETIZIONE - La DIDATTICA A DISTANZA INTEGRATA post Covid-19:

ATTENZIONE: Prima di proseguire ci teniamo ad informare gli interessati che le firme qui depositate non verranno considerate come ADESIONE vera e propria al progetto, ma solo a dimostrazione di sostegno.

L’emergenza sanitaria ha costretto molti degli Atenei Universitari italiani a ricorrere ampiamente alla Didattica a Distanza. SEBBENE NECESSITI DI ULTERIORI MIGLIORAMENTI, la DAD è una REALTA' POSSIBILE, che d’altra parte non potrà MAI SOSTITUIRE le attività in presenza. E’ un’opzione che vuole semplicemente favorire il DIRITTO ALLO STUDIO. Potrebbe rappresentare un AIUTO PREZIOSO per diverse tipologie di studenti: il lavoratore, il genitore, il fuori sede, il pendolare, colui che non può permettersi le dispendiose Università Telematiche - che peraltro non offrono l’ampia scelta delle Università pubbliche. Non ultimo, lo studente diversamente abile che ha oggettive difficoltà a raggiungere l’Università e perché no, per lo studente che normalmente usufruisce della didattica in presenza, ma quel giorno non può presenziare in aula. E’ da queste esigenze che nasce UNIDAD, un progetto partito da quattro studenti lavoratori del DAMS di Torino, che vuole arrivare lontano! La stessa richiesta verrà presentata a tutti i Rettori degli Atenei italiani, al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione, alle Pari Opportunità e all’Università e della Ricerca: sarà nostra intenzione chiedere che, ad emergenza sanitaria terminata, la DAD venga MANTENUTA come STRUMENTO COMPLEMENTARE per tutti gli studenti impossibilitati a presenziare, ma che, in quanto paganti tasse, hanno DIRITTO ALLO STUDIO.

→CLICCA PER ANDARE ALLA PETIZIONE←

 

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